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Tutto è iniziato un anno fa: Miley Cyrus realizzò una cover del classico dei Metallica “Nothing Else Matters” al festival Glastonbury. La performance le è rimasta talmente sulla pelle da spingerla a registrare un album completo di cover della band metal. “Abbiamo lavorato a un album di cover dei Metallica”, ha rivelato Cyrus allo stilista Rick Owens in un nuovo servizio per la rivista Interview. Ha poi continuato: “Siamo così fortunati di poter continuare a lavorare sulla nostra arte durante tutto questo periodo così difficile. In un primo momento sembrava poco interessante, ora sono assolutamente convinta di questo nuovo progetto”. La 27enne non ha fornito altri dettagli riguardo al nuovo album, è probabile che la sua interpretazione di “Nothing Else Matters” avrà un posto nella tracklist. L’ex star Disney ha affrontato regolarmente canzoni rock e alternative rock negli ultimi tempi. Ci sta prendendo gusto?

La versione live di “Zombie” eseguita da Cyrus al Whisky A Go Go di Los Angeles nell’ambito della maratona benefica #SaveOurStages Fest è stata pubblicamente elogiata dai Cranberries, la band della scomparsa Dolores O’Riordan che pubblicò la versione originale della canzone come quarta traccia (e singolo apripista) del disco del 1994 “No Need to Argue”. In un post pubblicato sul proprio canale Twitter ufficiale, la formazione irlandese ha posto i propri omaggi alla popstar americana, negli ultimi tempi sempre più apprezzata anche in ambito rock. “Zombie” fu ispirata a Dolores O’Riordan da un attentato con esplosivi rivendicato dall’IRA nel 1993 a Warrington, nel nordo ovest del Regno Unito, nel quale rimasero uccisi due giovanissimi, Johnathan Ball di tre anni e Tim Parry di dodici.

Una tendenza, quella di Miley Cyrus di realizzare cover ricercate e spesso legate al mondo rock, che ebbe inizio con “Head Like a Hole” dei Nine Inch Nails a Glastonbury. Da allora, tra le altre, ha inanellato, tanto per gradire, un paio di cover dei Pink Floyd “Comfortably Numb” e “Wish You Were Here”, poi “Black Dog” dei Led Zeppelin, “Roadhouse Blues” dei Doors, “Help!” dei Beatles, “My Future” di Billie Eilish, “Maneater” di Hall & Oates e, ancora, “Heart of Glass” dei Blondie.